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Vi presentiamo la nostra arte...

Vetro...magico vetro...


Forse la vetrofusione non è abbastanza conosciuta come decupage e tecniche affini, però posso dirvi che dal primo giorno che l’ho “incontrata” è stato subito amore a prima vista.
È strano come spesso siano gli eventi a cercare noi e non viceversa.

Tutto è cominciato così…

Mi trovavo per caso in uno di quei supermercati del bricolage perché avevo appena cambiato casa e avevo bisogno di alcune “cosine”. Era un momento davvero brutto della mia vita in cui avevo perso lavoro e denaro e avevo tanta voglia che tutto cambiasse. Mentre passavo tra le varie corsie fui subito attratta da una fila di libri. Eh si! quello è uno dei reparti in cui finisco sempre….ahhh quanto adoro i libri! Adoro leggerli e poi sperimentare se quello che c’è scritto è vero. Ho un grosso difetto: non riesco a subire passivamente le informazioni, devo per forza verificare che siano vere - o almeno - VERE per me :-)

Un libro in particolare, quel giorno, ha colpito la mia attenzione: si chiamava “gioielli di vetro”, costava molto poco ma in quel momento non potevo proprio permettermi spese extra. Era un peccato perché il fatto che si potessero creare dei gioielli con il vetro fuso secondo me era fan-ta-sti-co.
Passarono i giorni e ogni tanto ripensavo al libro chiedendomi come avrei potuto fare ad averlo.
Alla fine una persona amica me ne ha regalato una copia. Quando lo avuto tra le mani la prima volta ero già emozionata. L’ho letto tutto d’un fiato sotto il sole cocente: avrei voluto avere tutto e subito; non vi dico la voglia che avevo di iniziare!.
Ben presto notai che l’attrezzatura era molto costosa, o per meglio dire, lo era per me in quel momento :-(
Dopo qualche mese una persona cominciò a regalarmi alcuni pezzi e poi, con la ripresa del lavoro, anche io potei permettermi qualche piccolo acquisto.
Oggi fondere il vetro è per me una grande gioia..è incredibile quanti colori e forme si possano produrre con questo splendido materiale.
Ogni oggetto che si crea è unico e originale, proprio come ogni giorno che viviamo

Fannj


Adesso vi racconto il "mio" decoupage...


E' inutile che vi racconti la rava e la fava dell'arte chiamata "decoupage". Il web e le librerie sono piene di spiegazioni sulle origini, la storia e l'evoluzione dell' incartaggio :)
Però posso raccontarvi come un'appassionata di lettura, scrittura e basket come me sia diventata una cultrice di carta, colla e colori (beh, sul perchè della carta non ci sono dubbi, avendo già svelato i miei altri interessi eh eh).
Come ben saprete se vi è già capitato di trascorrerne, nelle vacanze estive in montagna davvero non c'è niente da fare oltre a leggere, scrivere e passeggiare. Per cui è chiaro che i giornalai sono una delle prime mete adocchiate appena arrivati sul posto.
Tra quotidiani sportivi, riviste di libri, pc e basket acquistate tra me e mio marito, non so come mi cade l'occhio su una rivista della quale non ricordo bene il nome, una di quelle creative tipo Creare o Fai da Te o simili che già solo dal titolo fanno pensare di avere il talento di Picasso...avete presente? sono certa che sì. Bene, anche lei finisce nel pacco con cui usciamo trulli trulli alla ricerca di una panchina per leggere, possibilmente all'ombra di qualche albero e nel completo relax.
Da subito sento che la rivista ammicca dalle pagine colorate come vi dicevo, no? della serie: "non hai niente da invidiare ai migliori arredatori di New York, vedrai che il tuo salotto verrà una favola!"...solo che non ho il salotto, per cui passo oltre..."tazzine splendidamente dipinte"...solo che sono una frana colossale in disegno, passo oltre...finchè l'occhio mi cade su una grezzissima vecchia scatola di legno trasformata come per miracolo in una scatola principesca...wow. Leggo avidamente l'articolo e tutti i passaggi e mi colpisce la cura e la pazienza dedicata all'oggetto nello scegliere i colori, nell'attendere le asciugature della colla, nel creare fantasie o paesaggi che in quel momento ispirano.
Ho deciso: appena torno a casa ci provo.
Ed ecco che un pò per volta, nel restante (poco) tempo libero scopro che usare le mani per creare oggetti nuovi da pezzi vecchi o grezzi mi rilassa il corpo e lo spirito. Sporcarsi le mani con colla e colori come i bambini e nessuno che lo trovi infantile non ha prezzo. Libera la mente e scarica la tensione...a volte direttamente sull'oggetto se viene male (se è di vetro son dolori eh eh).
Purtroppo, lo confesso, ho distorto anch'io il vero senso di quest'arte: bisognerebbe riportare a nuova vita gli oggetti vecchi e consumati. Invece quasi sempre mi ritrovo a comprare oggetti grezzi da decorare. Le volte che ho riportato a nuova vita qualcosa, però, vi assicuro che la soddisfazione è stata mille volte più grande. E vedere adesso questi oggetti funzionali e da arredo nella mia casa o in casa degli amici mi strappa sempre un sorriso.
Tranquilli, le chiacchiere a questo punto stanno a zero :)
Dopo la dovuta introduzione mi ritiro in buon ordine per far parlare i miei lavori...nel guardarli però solo una richiesta: non ridete troppo forte che disturbate i vicini!!! :D

Enjoy the trip!
Lulla

[foto: Fatina dei Sogni - sagoma di legno decorata]

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